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La leggerezza che si respira e ispira le pagine di questo libro è la stessa che alla fine si scioglierà nella serie di haiku che lo conclude. Si tratta sempre di un dire da un lontano punto di osservazione. Una delle poesie è dedicata al recentissimo premio Nobel Kazuo Ishiguro, autore che mescola la propria radice giapponese alla cultura britannica, suo luogo di elezione - e un'altra poesia, con tenerezza uguale, è dedicata a un lombrico che, per motivi degni di un tale rispetto che l'autrice non osa nemmeno spingerlo al sicuro, attraversa la strada in pieno giugno. Lo sguardo di De Gregorio abbraccia il lombrico insieme al genio della letteratura, con uno stile originalissimo e molto mobile, che coglie di sorpresa a ogni voltare pagina se, anche nella composizione degli haiku, qui e là disobbedisce alla prescrizione naturalistica della tradizione giapponese, accogliendo fra le righe supereroi e personaggi letterari. Il messaggio sembra essere lo stesso: attribuire a genialità e immaginazione umane la qualità della naturalezza, come sottolineano anche i disegni ironici, puliti e intelligenti di Francesco Pirro, che mescolano invenzione a natura.